Ti sei mai sentito tradito dalla tua schiena? Non hai alcun tipo di fastidio o sintomo eppure, ad un tratto, arriva la sentenza di condanna senza appello.
Ricevere una condanna senza aver fatto nulla non piace a nessuno e genera frustrazione peggiorando l’umore.
Ognuno di noi ha un anello debole della catena che è il primo a cedere quando siamo sotto pressione.
Per comprendere cosa accade quando la schiena ci tradisce, dobbiamo immaginare una catena che viene messa in trazione agli estremi fino a quando l’anello debole cede.
Le persone che soffrono di mal di schiena, quando vengono sottoposte a degli stress importanti, si ritrovano spesso con la lombalgia senza un apparente valido motivo.
In una review narrativa viene citato il dottor John Sarno, uno specialista di medicina riabilitativa che ha dedicato la sua vita a trovare una correlazione fra le emozioni e gli aspetti fisiologici nel mal di schiena.
Per questa ragione è stato deriso dai suoi colleghi ed amato dai suoi pazienti ma a distanza di tempo anche la scienza inizia ad interessarsi alle sue ipotesi.
Nonostante sia difficile dimostrare scientificamente questa correlazione, dobbiamo notare come la psicoterapia, nell’ultimo decennio, sia entrata di diritto nelle terapie non farmacologiche per il mal di schiena cronico.
Sarno credeva che il nostro cervello usasse il dolore per distrarci dal provare emozioni negative.
Per questa ragione coniò un termine per la sua diagnosi “sindrome mioneurale di tensione” ed educò i suoi pazienti ad appuntare su un diario le emozioni che stavano reprimendo e al riprendere l’attività fisica il prima possibile.
È ormai normale considerare il mal di schiena cronico come una condizione “biopsicosociale” il che significa che fattori biologici (come il peso di una persona o la struttura della colonna vertebrale) possono svolgere un ruolo, ma anche fattori psicologici e sociali. I ricercatori hanno scoperto, ad esempio, che le persone che sono sotto stress o sono inclini a depressione, catastrofizzazione e ansia, tendono a soffrire maggiormente di mal di schiena cronico così come quelli che hanno avuto traumi o una scarsa soddisfazione lavorativa.
Sulla base della mia esperienza posso dire che mi è capitato più volte nella mia vita di stare bene fisicamente ma di avere uno stress emotivo o celebrale importante dovuto ai troppi impegni. Spesso sono stato vittima di un improvviso mal di schiena senza un’apparente valido motivo.
Cosa bisogna fare o pensare quando ci blocchiamo?
Dal mio punto di vista bisogna cogliere l’insegnamento che la nostra schiena ci sta dando, dobbiamo comprendere che abbiamo esagerato nel voler fare troppe cose contemporaneamente e non abbiamo saputo dire NO.
Un po di sano menefreghismo puó migliorare la nostra salute e la nostra qualità di vita. Non dobbiamo permettere a niente e a nessuno di trascurare noi stessi. Tanto se non impariamo noi a farlo ci penserà la nostra schiena a fermarci e a ricordarci l’importanza del giusto riposo e della corretta gestione del tempo e delle energie.
A proposito di energia: se siamo stressati e allo stesso tempo siamo circondati di persone che ci riversano la loro negatività saremo più esposti al mal di schiena. Se ne abbiamo la possibilità dobbiamo allontanare l’energia negativa e circondarci di persone in grado di farci sentire bene.
Non a caso Jim Rohn ha detto: “sei la Media delle CINQUE persone che frequenti di più”.
Sviluppare l’Intelligenza Lombare equivale a:
- Saper dire No
- Comprendere quando è il momento di fermarsi e ridurre il livello di stress
- Sviluppare un sano menefreghismo
- Circondarsi di persone che ci fanno stare bene.
- Affrontare le emozioni.
Possiamo sempre apprendere e migliorare grazie ad una maggiore consapevolezza e alla nostra capacità di volerci bene prendendoci cura dell’unico posto in cui dobbiamo vivere: il nostro corpo.
Se vuoi una schiena fedele non tradire te stesso.